Se trovare lavoro è difficile, non hai ancora visto niente!

Trovare lavoro non è tutto, bisogna anche saperselo tenere stretto! Riuscire ad essere assunti oggi è già un’impresa di per sé: serve impegno, tempo, e dedizione (e molto altro che ho già scritto in diversi articoli). Ma una volta trovato, riuscire a mantenerlo è un’impresa ancor più ardua.

 

Ammettiamo che tu riesca ad ottenere un contratto di lavoro, dopo giorni e giorni di dai e ridai. Con ogni probabilità sarà un contratto a tempo determinato, perché oggi l’azienda misura, studia, osserva, sta a vedere, prima di decidere di investire a lungo termine su una nuova persona. Tu pensi di aver risolto, almeno per un po’ –fino alla scadenza del contratto – puoi stare tranquillo perché hai un lavoro e riuscirai a portare a casa qualcosa. Ed qui che ti sbagli, la partita è appena iniziata!

Se inizi a lavorare in un ruolo che non è il tuo, o a fare un lavoro che non ti piace, stai sicuro che non durerà a lungo. So che stai pensando che se uno a bisogno si adatta a fare qualsiasi lavoro e io ti do ragione, infatti si adatta, ma non dura a lungo, che è una cosa diversa. Risolta l’emergenza economica, infatti, dopo qualche mese di lavoro, inizieranno ad arrivare i problemi. E il modo di ragionare che avevi prima, influenzato dalla necessità di trovare lavoro e pronto al sacrificio, avrà lasciato spazio ad un nuovo modo di pensare, influenzato dalla nuova condizione lavorativa, meno incline al sacrificio e più irritabile.

Veniamo da un periodo storico in cui moltissime persone hanno fatto qualsiasi lavoro per un sacco di tempo e crediamo di poter ancora fare la stessa cosa ma, da come la vedo io, non è più così. Prima si resisteva perché il lavoro serviva a raggiungere traguardi nella vita che erano carichi di soddisfazione e realizzazione: la casa, la macchina, la famiglia. Realizzare queste cose voleva dire realizzarsi nella vita.

Oggi però, per molti, questa realizzazione non esiste più. I modelli sono altri, cerchiamo altro e vogliamo altro per sentirci appagati, soddisfatti e realizzati. Casa e auto non hanno più lo stesso significato. Rimangono aspetti importanti ma non rappresentano più una realizzazione di vita, ovvero, non sono più motivi sufficienti a giustificare un sacrificio lavorativo.

 

Un rapporto di lavoro sbagliato, oggi, finisce inesorabilmente con un interruzione voluta dall’azienda, perché scontenta del lavoratore, o voluta dal lavoratore perché incapace di resistere ancora.
Quando cerchi lavoro, non cercare solo di risolvere le necessità, perché non durerà a lungo. Presto o tardi, ti ritroveresti nella stessa situazione di partenza. Per come funziona l’attuale mercato del lavoro, rischi davvero di rimanere incastrato in questo circolo vizioso: trovare il lavoro sbagliato, guadagnare qualcosa per poi perderlo e ricominciare a cercare. Questa eterna punizione, che somiglia ad un girone dell’inferno dantesco, è il pericolo più importante dal quale bisogna guardarsi, perché ancor più rischioso della difficoltà di trovare lavoro.

 

Quando cerchi lavoro, quindi, cerca anche la tua realizzazione. Cerca prima di tutto di capire che cosa ti può dare soddisfazione, a cosa dai significato nella tua vita. Poi, fatti furbo, e cerca dal principio e direttamente questi aspetti nel lavoro, fai in modo che sia il lavoro a portarti realizzazione. Così, non solo avrai più opportunità di trovarlo ma soprattutto riuscirai a mantenerlo.

 

 

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