2020, anno del…

Mentre l’anno faceva il suo corso, più o meno tutti abbiamo visto sfilare diverse fazioni…

È stato l’anno dei pessimisti, quelli del  “te l’avevo io detto che finiva così!” e dei lamentoni, sempre intenti ad urlare ai quattro venti un “ci avete tolto la libertà!”.

Ma è stato anche l’anno dei menefreghisti – no mask! – che fronteggiavano i moralizzatori – mettiti la mask! I primi passavo alzando al cielo un cartello con scritto “la mascherina non serve a niente!”, i secondi sbraitavano dietro le loro finestre: “siete degli irresponsabili!”.

Poi, è stato l’anno dei sapientoni, intenti a divulgare ogni prezioso sapere di cui venivano a conoscenza: “l’ultima mutazione del virus lo rende invincibile…i contagi stanno salendo, è certo che il vaccino non arriverà prima del 2022…”.

È anche vero (e per fortuna) che è stato l’anno degli attivisti solidali, quelli del pronti a lanciare iniziative per raccogliere aiuti, offrire supporto e generare una nuova forma di unione, quella distanziata.

Concludendo, soprattutto all’inizio e alla fine, è stato l’anno degli speranzosi, quelli che prima cantavano dal balcone “andrà tutto bene!” e poi stappavano la bottiglia con un bel: “l’anno prossimo sarà migliore”.

È stato solo un anno in cui sono successe diverse cose brutte, probabilmente una su tutte. Ma noi, come abbiamo reagito? Poteva essere l’anno dell’umanità che si stringe per la prima volta in un grande abbraccio e invece è stato l’anno delle mille fazioni diverse. Poteva essere l’anno delle nuove idee creative per stare insieme e valorizzare l’importanza di tutto ciò che troppo spesso diamo per scontato e invece è stato l’anno del Nocecoviddì. Poteva essere l’anno in cui far viaggiare le nostre menti, di una nuova produzione artistica e culturale, di grandi cambiamenti, di rivoluzioni concettuali; e invece è stato l’anno in cui abbiamo chiuso in casa anche le nostre teste, cercando di fare ciò che facevamo prima, solo davanti ad una telecamera, aspettando che torni questa oramai famosa “normalità”.

Che colpa ne ha il 2020 di tutto questo?

E che super poteri ha il 2021 per migliorare la situazione? È appena iniziato ed sarà già in ansia da prestazione…

Sarà solo un anno in cui succederanno altre cose. Ciò che puoi fare davvero, a qualsiasi fazione tu appartenga, è cominciare a cambiare il modo in cui pensi. Non mi stancherò mai di dirlo perché, per quanto la si cerchi di fare sempre complicata, al centro ci sei tu e ci siamo noi – razza umana – ed è la nostra energia il super potere che fa cambiare le cose. Nulla di più semplice, nulla di più difficile.

Quindi datti da fare, perchè c’è  tanto di buono da vivere nel 2021!

Pessimista: “te l’avevo detto io che finiva(o) così, reagisco sempre male a ciò che accade!”

Lamentone: ci (mi) avete (sono) tolto la libertà, nel momento in cui non ho cercato soluzioni alternative!”

Moralizzatore: siete (sono) degli irresponsabili (più responsabile) degli altri ma questo non mi autorizza a criticarli, semmai a chiedermi come dare ancora di più il buon esempio!”

Menfreghista: “la mascherina non (mi) serve a niente…ma la mia libertà finisce dove inizia quella dell’altro”

Sapientone: “(sembrerebbe che) l’ultima mutazione del virus lo rende invincibile…i contagi stanno salendo, è certo che il vaccino non arriverà prima del 2022…ma in questa giungla di notizie meglio informarsi seriamente o pensare a come stare bene e magari a dare una mano!”

Caro attivista solidale, tu continua pure a fare quello che stai facendo, anzi cerca di coinvolgere più persone possibile e di diffondere questa bella cultura!

E infine, siccome in fondo al cuore siamo tutti un po’ speranzosi, ecco il nostro nuovo pensiero: “l’anno prossimo sarà(saremo) migliore(i)!”

 

Buon 2021.

 

2021

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